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La scatola nera dell’emergenza climatica

4 Aprile 2023 | 19:00 21:00

Con il gruppo di ricerca Into The Black Box

Attraverso la lente delle logistica è possibile osservare il mondo con lenti diverse rispetto quelle cui siamo abituati. Mentre ci viene raccontata una società fatta di confini rigidi, la logistica ci dimostra che è invece lo spostamento di merci e persone una delle chiavi per comprendere da dove veniamo e dove stiamo andando.
Da questo punto di vista, il territorio dell’EmiliaRomagna e in particolare Bologna sono un centro assolutamente rilevante: centro di smercio e di immagazzinamento, la zona è stata interessata da lotte che hanno fatto conoscere qualcosa che ci sembrava invisibile. La circolazione delle merci infatti ha un costo, anche umano, la cui materialità è volutamente invisibilizzata.

Ma se la lente ci permette di osservare come la produzione contemporanea, lo stesso può valere per alcuni aspetti dell’emergenza climatica: cumuli di container sulle navi cargo, aerei e droni che conquistano il cielo, magazzini immensi di nuova costruzione, camion e autocarri che solcano strade e autostrade avveniristiche ci parlano di un’industria che brucia energia e combustibile, producendo, oltre a enormi ricchezze mai redistribuite, anche un enorme inquinamento e un consumo di suolo difficilmente tollerabile in tempi di siccità.

Il gruppo di Into the black box ci racconterà come guardare al mondo con gli occhi della logistica, soffermandosi sulle lotte e le recenti innovazioni nella Pianura Padana. Insieme a loro parteciperanno anche le esponenti di Santa Bellezza, il gruppo che ha denunciato l’abbattimento di 1200 alberi al Parco del Paleotto, nel nodo di Rastignano, che fa sempre capo alla città metropolitana di Bologna. L’operazione è devastante e ha, tra le sue ragioni, proprio la volontà di favorire la circolazione di beni e merci. Esattamente come altre opere dannose in previsione nella nostra regione: dall’allargamento della tangenziale di Bologna fino a 18 corsie (quello che chiamiamo “passante”) alle nuove autostrade che taglieranno la regione (la Cispadana e la bretella Campogalliano-Sassuolo).

Proprio nel nostro territorio, logistica ed emergenza climatica mostrano una drammatica connessione, in un’idea di città che si prepara ad asfaltare tutto: dalla terra alle nostre vite, dalle acque ai cieli.

Per saperne di più:
La pagina di Into The Black Box
Pagina FB di Santa Bellezza
Infrastrutture in Emilia- Romagna
Il taglio degli alberi al Parco Paleotto

TALKS FOR CLIMATE JUSTICE

Fino a non molto tempo fa, la mancanza di un immaginario sull’emergenza climatica veniva definita “la grande cecità”. Oggi, grazie anche mobilitazioni alle grandi dei movimenti ambientalisti di crisi climatica si è iniziato a parlare in maniera più diffusa e tuttavia questo non basta, da diversi punti di vista.

Innanzitutto, niente viene fatto: da un punto di vista meramente pragmatico, i grandi cambiamenti che potrebbero ridurre la produzione di CO2 non vengono attuati. Il suolo continua a essere sfruttato con opere inutili e dannose, l’estrattivismo scava sempre più veracemente nelle viscere della terra, la produzione aumenta rimanendo il principale criterio di benessere di un paese, il commercio globale ingigantisce le sue rotte badando solo al profitto, incurante dei danni a persone e ambiente.

Al contempo, la responsabilità della situazione è rovesciata sui singoli, che vengono incalzati come se potessero modificare la situazione attuando misure «spesso poco più che ornamentali», come scriveva nel 2018 Luca Mercalli.

Dell’emergenza climatica dunque, si parla, ma poco e male. È in atto una “grande demistificazione che nega le responsabilità e nasconde i problemi più incisivi, nega le soluzioni.

Di questo vorremmo iniziare a discutere in una prima serie di seminari che coinvolgono ricercatori e ricercatrici che abbiamo incontrato nel nostro percorso. A partire da coloro che partecipano ai Researchers for Climate Justice nel tentativo di continuare a produrre ulteriori riflessioni “per” e “all’interno delle” mobilitazioni in atto.

Via Zamboni 38, Bologna

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